L’obiettivo di questo articolo è quello di avviarti alla creazione di contenuti e lo faremo in modo speciale!
Quelle che leggerai, infatti, sono le difficoltà che ho raccolto conversando con i miei followers su Instagram e a cui ho voluto dare risposte basate su 18 mesi di test e post costanti (Novembre 2021 – Maggio 2023).
Prima, però, voglio farti una domanda: perché cosi tante persone sono fissate con il creare contenuti?
Beh, principalmente perché con dei contenuti ben curati e una strategia va così:
1. Se tu produci qualcosa di utile per gli altri, avvicini le persone e generi traffico, contatti e nuovi rapporti sociali.
2. Se continui a farlo per un tempo prolungato, chi ti segue è più portato a comprare perché si rende conto che forse ciò che vede nel tuo profilo è interessante ma non sufficiente per risolvere il suo problema.
3. Generando contenuti con le tue modalità, le persone non solo ti seguiranno per le emozioni che susciti con ciò che fai ma compreranno proprio perché desiderano quel prodotto o servizio da parte tua. Fatto con le tue modalità di lavoro, cioè quelle di cui si sono innamorati nel tempo.
E come si fa a far capire alle persone come lavori e cosa puoi fare per loro prima ancora che acquistino?
Tramite dei contenuti specifici. Ora che hai capito da dove deriva questo forte interesse per i contenuti, andiamo avanti e scopriamo come iniziare a farli.
Ogni business che si rispetti comincia da una ricerca. E non una ricerca di cosa fanno i profili più fighi di Instagram ma una che si basi sui bisogni reali del tuo pubblico. Se ti interessa creare grafica per il settore danza, comincia a stilare una lista di profili di scuole ed accademie di ballo e segnati cosa non funziona nella loro comunicazione. A quel punto trova la soluzione grafica per quel problema e crea i tuoi primi post basandoti su ciò che hai prodotto, ovvero come il Graphic Design può essere di forte aiuto per promuovere le scuole di danza.
Una volta che hai costruito un carosello o video che ti piace e hai fatto venir fuori il contenuto spontaneamente, confrontati con altri profili che si occupano della stessa cosa.
Come si sono posti? Quali sono i loro punti di forza e debolezza? Quali sono per te le opportunità di inserirti in quella fetta di mercato e quali sono, invece, le minacce per una realtà come la tua?
A questo punto migliora il tiro e pubblica. Pubblica anche se imperfetto, l’importante è iniziare, migliorerai poi con il tempo.
Tutti da principio hanno fatto un po’ schifo, non fermarti!
Come rendere coinvolgenti i contenuti? Come approfondire senza essere banale?”
La domanda corrispondente a questo dubbio è: cosa interessa al target? Cosa lo tiene incollato allo schermo?
La risposta è molto più vicina di quanto tu non possa pensare. Vai su alcuni profili di tuoi competitor e controlla quali sono i post che hanno ricevuto maggior coinvolgimento. Segnati i titoli e il link ai contenuti in un documento dedicato; fallo con almeno 10 titoli per profilo.
Ora comincia a segnarti che ganci vengono usati nei titoli, quali immagini corredano il messaggio e gli argomenti trattati. Impara da ciò che già è stato collaudato.
Una volta fatto questo, prova a ricreare alcuni di questi contenuti aggiungendo il tuo tocco personale. Cosa ne pensi del risultato?
Questa domanda è un naturale proseguimento della precedente. “Perché dire ciò che hanno detto tanti altri? Il pubblico non si stanca? E poi non voglio omologarmi, voglio proporre qualcosa di differente!” Bene.
Immagina di essere al mercato e di notare in due bancarelle diverse lo stesso maglione. Nella prima che incontri, il maglione costa 30 euro e il venditore risulta essere molto coinvolgente. Nella seconda, a pochi metri più avanti, il venditore sta sulle sue e il maglione ne costa 28.
So bene che alcuni di voi si allungherebbero per risparmiare 2 euro e so che altri sarebbero disturbati dal menefreghismo del secondo venditore e preferirebbero spendere un briciolo di più pur di sentirsi accolti.
Non c’è un giusto o sbagliato, c’è solo da capire che ogni persona usa una specifica tecnica per avvicinare gli altri, pur proponendo la medesima cosa. Chi con il prezzo e chi con l’affabilità.
Per i contenuti funziona nello stesso modo: puoi offrire lo stesso argomento ma il tuo modo di presentarlo sarà differente dagli altri e attirerà gruppi differenti di utenti.
Non importa che mille persone ne abbiano parlato. Se fosse davvero un problema non esisterebbe la concorrenza e il mondo andrebbe in una sola direzione, perciò anche il tuo contributo è importante.
Cominciare ad esporti, a discapito della perfezione, è il primo passo fondamentale da cui tutti i content creator passano. Non sei sol* in questo processo!
Potrei alleviarti da questo imbarazzo dicendoti che i podcast sono una buona alternativa ma mentirei se ti dicessi che è la soluzione più proficua.
Puoi fare quello che vuoi ma una cosa è certa: ci sono molte ricerche scientifiche che dimostrano che l’uso del volto umano nel marketing può aumentare l’engagement degli utenti.
Alcuni studi hanno dimostrato che le persone sono più propense a fidarsi di un Brand o Personal Brand quando vedono un volto umano associato ad esso.
Ad esempio, uno studio condotto dall’Università di Stanford ha rilevato che le persone sono più propense a cliccare su annunci pubblicitari che includono immagini di volti umani rispetto a quelli senza.
Inoltre, un altro studio condotto dalla Georgia Tech ha dimostrato che le persone ricordano meglio le informazioni su un prodotto quando vedono il volto di una persona associato ad esso.
In generale, l’uso del volto umano nel marketing può aumentare la percezione di autenticità e trasparenza, facendo sì che gli utenti si sentano più vicini e connessi. Sta a te decidere. Senza volto rischi di convertire molto più lentamente.
Comunque sia, ti lascio 4 trucchi pratici per mostrarti piano piano:
1. Inizia facendo brevi video di te stesso/a e guardali privatamente. Esercitati anche davanti allo specchio per prendere osservare come ti poni mentre esponi i concetti.
2. Prepara uno script del video, avere un’idea chiara di ciò che vuoi dire e fare ti darà sicurezza e ti aiuterà a concentrarti sul contenuto anziché sulla tua paura.
3. Guarda altri video: osserva e studia video di persone che ti ispirano o che sono bravi nel comunicare. Prendi spunto da loro, analizza la loro postura, il tono della voce e la gestualità. Questo ti aiuterà a imparare nuove tecniche e a prendere fiducia nel tuo modo di presentarti.
4. Quando ti sentirai più a tuo agio, condividili con amici o con persone di cui ti fidi per ricevere dei feedback a riguardo. Non aspettare di essere pront* al 100% altrimenti rischi solo di procrastinare.
Probabilmente ti manca un metodo da seguire.
Puoi crearne uno tutto tuo oppure seguire questo framework:
1. Fai una lista degli argomenti di cui vuoi parlare, per esempio nelle note del telefono
2. Individua gli hot topic legati alla tua nicchia col sistema che ti ho segnalato al capitolo 2 e utilizzando anche strumenti come Keyword Research di Ubersuggest.
3. Crea un template che abbia tutti gli elementi della tua comunicazione visiva che si ripetono. Esempio: un carosello che riporta sempre il numero della slide corrente ed il tuo nome. Se utilizzi programmi come InDesign o Figma, potresti creare anche la tua palette colori e gli stili di font da applicare.
4. Crea un piano editoriale (approfondiamo nel prossimo capitolo) All’inizio impiegavo anche 3 ore per creare un carosello o un reel. Adesso per il primo ci metto massimo 45 minuti e per un reel 1 ora, comprensivi di stesura testo, parte grafica e montaggio.
Dedica dei giorni specifici al mese in cui suddividere i vari task:
Giorno 1 – Stesura testi
Giorno 2 – Registrazione Reel e montaggio
Giorno 3 – Creazione Caroselli
Innanzitutto distinguiamo il piano editoriale dal calendario editoriale.
Il piano editoriale è un documento che stabilisce gli obiettivi di marketing e di comunicazione dell’azienda, il target di riferimento e gli obiettivi del canale scelto, indica le tematiche da trattare e i toni di voce da utilizzare.
Comprendi bene che è necessario prima stabilire questi obiettivi, altrimenti rischi solo di muoverti a caso. Le tue intenzioni comunicative sono la bussola da non scordare mai.
Il calendario editoriale, invece, è un documento che permette di organizzare nel dettaglio i contenuti su un arco di tempo, in modo da rispettare gli obiettivi e il pubblico di riferimento stabiliti nel piano.
In questo modo, è possibile pianificare le date di pubblicazione, i formati di contenuto, i titoli da proporre, i testi e le parole chiave da usare. Il mio consiglio è quello di prepararti almeno un mese di contenuti in anticipo.
Se però vuoi avere un maggior controllo e tempo da dedicare all’analisi dei dati o a correggere il tiro in base alle reazioni del pubblico, prepara più mensilità.
Così facendo, quando pubblicherai, non avrai il pensiero di dover creare sempre qualcosa di nuovo ma solo quello di approfondire ed esaminare cosa funziona e cosa no. Scarica gratis il template per il calendario editoriale premendo qui: template gratuito calendario editoriale.
Per quanto non esista una risposta universale, se sei all’inizio hai bisogno di dati per capire come muoverti. Per raccoglierne il più possibile non ti servirà a niente pubblicare una sola volta a settimana su Instagram. Il processo di comprensione dell’audience risulterebbe molto lento.
Quello che mi sento di suggerirti, basandomi sulla mia esperienza personale e di alcuni miei clienti, è quello di pubblicare almeno 2/3 post a settimana. Non tutti i giorni, altrimenti non dai respiro ai tuoi contenuti e rischieresti di non garantire una qualità sufficiente a chi ti segue.
Per profili grandi che hanno un’audience maggiore e che delegano a terzi la creazione di contenuti, questo potrebbe non costituire un grande problema.
Per un profilo piccolo pubblicare ogni giorno potrebbe diventare insostenibile e demotivante e condurre all’inconsistenza.
Perché? Lo vediamo nel prossimo paragrafo.
Come forse sai, sono una grande fan delle domande. Se ci poniamo quelle corrette possiamo davvero cambiare i nostri risultati in meglio.
Se hai creato contenuti e non hai ottenuto alcuna vendita, le domande giuste da farti sono queste:
– Cosa hai provato a fare finora esattamente?
– Quante volte hai pubblicato a settimana?
– Hai un’immagine coordinata che parla chiaro al tuo target ideale?
– Usi ganci che funzionano?
– Analizzi i dati?
– Cerchi di interagire col pubblico senza vendere per forza qualcosa?
Il più delle volte, parlando con i miei studenti, scopro che non avevano un piano o che non sapevano cosa dire. Spesso e volentieri che hanno tentato la via della content creation per un paio di mesi e poi si sono fermati. Ma un conto è se ci si ferma perché ci sono fattori importanti ad incidere sulla nostra attenzione, e un conto è fermarsi perché ci si aspetta dei risultati veloci. Sappi che non è così.
Creare contenuti è un processo che ti porta a dei benefici su lungo termine. Le persone hanno bisogno di tempo prima di fidarsi e di dire a cuor leggero “Ho la certezza che voglio lavorare con tale creator!”. Anche tu lo fai.
Quante volte hai aperto Instagram e con occhio critico hai guardato alla mezza parola sbagliata che ha detto un utente o al colore di copertina che non ti piaceva? Conquistare l’attenzione e la fiducia degli altri è qualcosa che richiede tempo e costanza. Ci vogliono idee e coinvolgimento in primis da parte tua. Perciò, prima di dire che non ottieni risultati, assicurati di aver seguito tutti gli step dei capitoli precedenti.
Personalmente ho impiegato 10 mesi prima di fare una vendita e sai perché?
Perché ho iniziato senza l’idea di creare un servizio ma col mero intento di essere di supporto ai Designers freelance.
Mi sono presa quel periodo per capire quanto davvero essi avrebbero avuto bisogno di una spalla, se quello che facevo era utile oppure no; nel frattempo proseguivo la mia attività di Web Designer.
Ti auguro ovviamente di impiegare meno di 10 mesi e, se hai chiaro in mente quale servizio vuoi offrire, con una strategia potrai arrivare molto più avanti di me e di tanti altri che aspettano che i clienti piovano dal cielo.
Comincia oggi stesso a fare ricerca e goditi i risultati fra un po’! Vedrai che saranno grandi soddisfazioni!
Condividi questo articolo con altri creativi che vogliono iniziare a fare contenuti ma non sanno da dove partire!
Ilaria Mast
di Ilaria Mastrantonio
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