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Portfolio per Designer Freelance

Come crearne uno che funziona

tutorial portfolio per designer freelance
INDICE

Un punto immancabile per la tua carriera

Oggi parliamo di portfolio e so già che potrebbe essere un argomento spinoso ma siamo qui, io e te, proprio per togliere le spine e vivere meglio!

In questo articolo ti darò dei consigli pratici per raddrizzare il tiro del tuo portfolio in modo da attirare l’attenzione di più clienti e/o recruiter, scavalcando la concorrenza. Ti assicuro che non è così difficile, rimani con me che ti mostro come mai.

Partiamo!

Short story, ti ci rivedrai 😀

Era il 2017, Behance aperto, Instagram pure, ritagli fatti, sequenza di immagini per il portfolio creata.

Ero pronta a far vedere cosa sarei stata in grado di fare per un’azienda e sapevo che di li a poco, inoltrando i lavori, sarei riuscita ad intercettare l’attenzione di qualcuno.

Per i primi 3 mesi la risposta fu più o meno questa:

Cosa stavo sbagliando? Stavo presentando un portfolio le cui capacità di comunicare il valore del mio prodotto erano pari ai provini fail di XFactor. Non avevo strategia né organizzazione.

Era l’ora di cambiare metodo!

cambiare metodo di lavoro freelance creativi

Cambiare metodo

Era il 2017, Behance aperto, Instagram pure, ritagli fatti, sequenza di immagini per il portfolio creata.

Ero pronta a far vedere cosa sarei stata in grado di fare per un’azienda e sapevo che di li a poco, inoltrando i lavori, sarei riuscita ad intercettare l’attenzione di qualcuno.

Per i primi 3 mesi la risposta fu più o meno questa:

Cosa stavo sbagliando? Stavo presentando un portfolio le cui capacità di comunicare il valore del mio prodotto erano pari ai provini fail di XFactor. Non avevo strategia né organizzazione.

Era l’ora di cambiare metodo!

Struttura pratica del portfolio per Designer

Qui riassumo le specifiche fondamentali che non devono mancare nelle pagine di ciascun singolo progetto. Come ti ho accennato, ho visto diversi portfolii e continuo a guardarne tutt’oggi, realizzando che moltissimi sono solo un elenco farcito di mockup e poco altro.

Permettere alle persone di capire come ragioni è il valore aggiunto che puoi dare ancor prima di interagire con loro perché ciò che ti aiuta a farti scegliere.

Ti consiglio quindi di fare copia incolla dei seguenti punti su Notion o prendere carta e penna:

Task: specifica che problema devi risolvere, qual è il tuo ruolo nel progetto; descrivi la situazione di partenza e quella desiderata di arrivo.

Cliente: chi ti ha commissionato il lavoro e di cosa si occupa

Concept: su quali concetti verte la tua azione, che messaggio deve trasmettere al target del cliente.

Ora che hai dato una panoramica a livello teorico, cerca di andare sempre più in profondità come John Keating (Robin Williams nell’Attimo Fuggente) quando spiega ai suoi alunni cos’è la poesia.

Immagina di avere una platea di curiosi che aspettano di capire meglio di cosa stai parlando e cosa ha mosso ogni tua decisione.

Debrief: mostra domande e risposte che ti sei fatt* prima di creare qualsiasi cosa. Scegli tu cosa far vedere purché sia chiaro anche ad un ragazzino di 15 anni. Ricordati di usare un linguaggio facile da comprendere.

“Come ho aiutato il cliente a distinguersi dai competitors? Studiando questo e quest’altro e facendo XYZ.”

Buyer Personas: chi sono i clienti del mio cliente? (Qui c’è puzza di Inception!) Quanti anni hanno, da dove vengono, qual è la loro storia? Se stai lavorando con qualcuno che è alle prime armi e ancora non ha un giro di clienti affezionati, chiedi quale sarebbero le 4-5 persone ideali per cui fa quello che fa.

Posso aiutarti a stilare le Buyer Personas, clicca sul nome e scarica il template gratuito

Style: palette colori, font, forme, pattern, tono di voce, insomma, tutto ciò che definisce la comunicazione verbale e non verbale del tuo cliente.

Highlights: il fiore all’occhiello di questo progetto, note particolari che vuoi evidenziare.

Mockup: se sei designer sai di cosa parlo, se sei un creativo ma non puoi creare mockup, mostra foto della tua creazione.

Risultati: cos’ha ottenuto il cliente dopo aver lavorato con te. Possono volerci dei mesi prima di saperlo, ricordati di chiedere dopo un pò se ha bisogno di te e come stanno andando le cose con ciò che gli hai consegnato.

 

Ora dai un occhio ai competitors e guarda se danno le stesse info nei loro progetti. Integra quelle che ti ho elencato nel tuo portfolio e, in generale, tutte quelle che osservi in altri professionisti del tuo settore che ti sembrano rilevanti.

Risultati

Inutile dirti che i contatti sono aumentati ma non solo: anche la percezione di professionalità.
Man mano che il portfolio veniva migliorato, durante le call conoscitive e colloqui con aziende, notavo un modo di porsi ben diverso da parte dell’interlocutore: più rispettoso e più curioso.

Ho collaborato con realtà importanti del territorio e non intendo fermarmi qui.

Sono sicura che anche tu, se sistemerai il tuo portfolio, ti renderai conto immediatamente di cosa accadrà dopo. Fidati, è un cambio drastico in positivo!

Se prima sembrava una soap opera casereccia, dopo otterrà tutt’altra reazione!

risultati portfolio designer - freelance felice

Canali ideali per il tuo portfolio

Se hai bisogno di uno sguardo oggettivo sul tuo portfolio e consigli ancora più mirati, non perderti l’opportunità di parlarne di persona e discutere di una strategia che faccia al caso tuo. Immagina: come sarebbe avere più clienti per il mese a venire?

Plus Per diverso tempo ho utilizzato un portfolio PDF, molto richiesto dalle aziende e comodo per chi vuole avere una panoramica scrollando, senza dover saltare da una pagina all’altra del tuo sito.

Cerca però di coltivare anche quest’ultimo. In tanti pensano che basti la pagina Instagram, Dribble, Behance ma un creativo che vuole fare il salto in più sa che non è così.

Un sito dimostra che ti sei ritagliat* uno spazio tuo e che hai saputo dargli un’impronta perfettamente coordinata con tutta la tua immagine. E se sei un* creativ*, sai quanta importanza abbia disegnare la realtà con le tue mani e non con quella di una piattaforma.

Ti consiglio di investire del tempo nella creazione di un sito. Quando lo vedrai crescere, interagire con le persone, monitorerai gli analytics e riceverai le prime richieste nel form mail, sarà un’emozione impareggiabile!

Ci sono mille altri motivi per cui avere un sito è una buona cosa ma non voglio andare fuori tema, perciò mi fermo qui. Se però sei curios*, ti lascio il link al sito della mia attività principale dove puoi vedere come ho creato il portfolio e come posso aiutarti col tuo sito.

Passa parola!

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